detox metalli pesanti

L’elevatissimo inquinamento ambientale nel quale viviamo mette a dura prova la capacità detossificante del nostro organismo, il quale non ce la fa più a fronteggiare un simile avvelenamento e va in affanno con il risultato che questi metalli pesanti rimangono imprigionati nel nostro corpo provocando numerosissimi danni.

La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che alcune patologie sono strettamente legate all’inquinamento ambientale: cancro, Alzheimer, aterosclerosi ,MS, Autismo, sono solo un esempio.
Il realtà l’entità e la tipologia del danno provocato dai metalli pesanti dipende dalla quantità degli stessi e dalle sedi di accumulo (ossa, fegato, rene, Sistema Nervoso Centrale, tessuto adiposo).
In ogni caso una caratteristica dei metalli pesanti è quella di riuscire a bloccare l’attività di molti complessi enzimatici con conseguente danno metabolico ed energetico.
Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di Radicali Liberi, molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer cellulari”.
Che cosa si intende però per metalli tossici?
In realtà non esiste un elenco univoco dei metalli tossici poiché essi rientrano nella categoria più generale e meglio definita dei metalli pesanti.
Nella letteratura scientifica vengono normalmente considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprietà simili a quelle dei metalli pesanti, quali l’arsenico, il bismuto ed il selenio.
Quando si parla di inquinamento da metalli pesanti, normalmente però ci si riferisce a quattro di questi elementi, che sono i maggiori responsabili dei danni ambientali, ossia: il mercurio, il cadmio, il piombo e l’alluminio.
La loro tossicità è elevata sia per l’uomo che per tutte le specie viventi perché si legano con le strutture cellulari in cui si depositano, ostacolando lo svolgimento di determinate funzioni vitali, per cui gli organismi spesso non sono in grado di eliminarli dal loro interno.
Procedura di rimozione

” La procedura standard per la rimozione dei metalli pesanti del corpo è detta “chelazione.”

Tutto è compiuto con la somministrazione di un agente chelante -che si lega ai metalli pesanti residenti nello organismo facilitandone la naturale espulsione.

Questo tipo di trattamento con sostanze sintetiche ( DSMA-EDTA) è piuttosto faticoso, ha molti effetti collaterali e deve essere attuato sotto stretto controllo medico.

Per fortuna esistono erbe e spezie che agiscono naturalmente come agenti chelanti: il coriandolo e la clorella sono quelle che hanno dimostrato (blind clinical trial su 300 persone) di dare degli ottimi risultati nella eliminazione di questi metalli.

CORIANDOLO

Tale erba ha il potere esclusivo di neutralizzare il mercurio.

“Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l’unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio).”

Dietrich Klinghardt, MD, PhD – Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli.

Gli studi hanno tuttavia suggerito che il coriandolo rimuove il problema solo in alcune parti del corpo, quindi è necessario adoperarlo in abbinamento ad un altro agente per completare il processo di disintossicazione.

CHORELLA

Oltre che per diversi altri effetti benefici, la chlorella è conosciuta per le sue proprietà disintossicanti da tutti i metalli tossici e le tossine ambientali. Questo la rende perfetta per affiancare il coriandolo in una cura disintossicante-.La Chlorella é l’alga a piú alto contenuta di chlorofilla.

La Clorella è un’alga verde, ed è l’alimento con la più alta percentuale di clorofilla al mondo. Inoltre, è uno degli alimenti più completi ed è particolarmente conosciuta per le sua capacità di eliminare le tossine dal corpo, disintossicando così il fegato, l’intestino e il sangue.
La Clorella è ricca di proteine e altri nutrienti essenziali: secca è composta per il 45% da proteine, per il 20% da grassi, per il 20% da carboidrati, per il 5% da sali minerali e per il 10% da vitamine.
L’alga Clorella contiene 19 aminoacidi essenziali, tutte le principali vitamine (tranne la vitamina D) e tutti i principali minerali per essere un potente antiossidante.
E’ inoltre ricca di ferro altamente assimilabile, grazia alla presenza della vitamina C e della clorofilla che aiutano l’organismo ad assorbire il ferro. La Clorella è inoltre ricca di luteina, un pigmento naturale che protegge gli occhi dalla formazione di cataratta.
Come dicevamo all’inizio, il suo contenuto di clorofilla è davvero esorbitante, e arriva fino a quattro volte quello della spirulina, degli spinaci e delle ortiche. La clorofilla è una delle migliori sostanze per pulire intestino, sistema linfatico, fegato e sangue. Le alghe verdi sono le fonti vegetali con più elevata presenza di clorofilla, e la Clorella ha la percentuale di clorofilla più alta, che va dal 3 al 5%
C’è inoltre una notizia che la rende ottima per i vegetariani: la Clorella è una fonte di vitamina B12, che in genere si trova solo negli alimenti di origine animale. Oltre a ciò, è ricca di acido alfa-linoleico, un omega-3.
E’ inoltre molto utile per rigenerare le cellule: basti pensare che da anni fa parte degli ingredienti di cosmetici e creme, proprio perché ha una grande forza riparatrice per la pelle danneggiata. Contiene infatti un ormone che stimola la crescita naturale e la rigenerazione delle cellule.
Inoltre l’alga Clorella aiuta anche il nostro sistema immunitario, rinforzandolo: sembra infatti che riduca l’incidenza di raffreddori e influenza del 37%.
Non ci sono controindicazioni gravi nell’uso della Clorella, né alcuna tossicità riconducibile a quest’alga, l’importante è attenersi alle dosi consigliate dall’erborista o dal farmacista. Potrebbe esistere il rischio di fotosensibilità in persone che ne assumono ad alte dosi, così come in altre potrebbero esservi sintomi come aumento di acido urico, nausea, mal di stomaco, gas e flatulenza e aumento della peristalsi intestinale. Tuttavia si tratta di effetti indesiderati che tendono a scomparire dopo la prima settimana di utilizzo.
La Clorella, inoltre, può contenere iodio, che può causare una reazione allergica in persone che sono sensibili allo iodio stesso. Meglio evitarne l’uso in gravidanza e in allattamento.

“Mobilitando le tossine il coriandolo può far si che una parte di esse vada ad invadere il tessuto connettivo (dove risiedono i nervi). Tale processo è definito reintossicazione, e può facilmente essere evitato somministrando contemporaneamente un agente di assorbimento intestinale delle tossine. La nostra scelta definitiva è appunto la chlorella, organismo algale. Uno studio recente ha dimostrato nei test su animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.

Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile – contenente le neurotossine escrete – nello intestino tenue. Il rilascio di bile – fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti – è reso molto più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente – come la chlorella – la maggior parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la strada verso l’intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico” Ibidem

CURCUMA

La curcuma, infine, fu definita dalla medicina ayurvedica la regina delle spezie. La spezia amara aiuta a ripulire il fegato, purifica il sangue e promuove una buona digestione. Ha grandi proprietà anti-infiammatorie, ma nessuno degli spiacevoli effetti collaterali dei farmaci anti-infiammatori. È usata altresì per la pulizia della pelle e la conservazione degli alimenti.

“La curcuma stimola la produzione di tre enzimi-aril-idrocarburo-idrossilasi, glutatione-S-transferasi, e UDP-glucuronil-transferasi. Questi sono “coltelli” chimici che abbattono le sostanze potenzialmente nocive nel fegato. La curcuma offre una protezione analoga per le persone che stanno assumendo farmaci come il metotressato e altre forme di chemioterapia, che sono metabolizzati da o attraverso il fegato.” James A. Dukes, Ph D., Dr. – Erbe Essenziali

Recenti studi scientifici hanno scoperto che la miscelazione con il pepe nero aumenta in modo esponenziale le proprietà curative della curcuma. Nessuna meraviglia che nelle ricette tradizionali dell’Asia meridionale spesso si combinino tali due spezie. Quindi datevi da fare … macinate un mucchio di pepe nero in quella curcuma!

ZEOLITE

I prodotti composti di zeolite clinoptilolite attivata, classificati come dispositivi medici, hanno la seguente classificazione codificata in EU: sostanze ad uso orale adatte ad assorbire/chelare e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gasto-intestinale ( es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi (radioattivi), pesticidi) riducendone l’assorbimento nel corpo. Funzionano anche come anti-ossidanti catturando radicali liberi e riducendo la formazione di ROS ( reactive oxygen species ).
La zeolite ha eccellenti proprietà di assorbimento, radioprotezione, decontaminazione, disintossicazione e disinfezione nel corpo umano , ma anche il vantaggio di introdurre in scambio ionico, in modo selettivo ma senza pericoli di sovradosaggio,de i minerali necessari alla vita degli esseri umani.
Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.
Ad ora nella zeolite si son riscontrati almeno 34 minerali , che spesso sono presenti sono in tracce, come necessita del resto un corpo vitale e altamente sviluppato.
Ancor più importante è che fegato e reni vengono alleggeriti, perché molte tossine vengono già “afferrate” nel canale digestivo e non raggiungono quindi la circolazione. Si possono notare anche benefici nel sonno: nel prendere sonno e nel dormire.
Per questo “alleggerimento” ringrazieranno anche i tessuti connettivi (depositi di scorie) : si fa pulizia e questo beneficia anche le cellule.
La zeolite stimola anche la funzione intestinale, pulisce l’intestino e di conseguenza la flora batterica e influenza positivamente l’aspetto della pelle e la tolleranza ai cibi.
Le zeoliti sono in grado di assorbire composti a basso peso molecolare (ad esempio idrocarburi, biossido di zolfo, ed ossidi di azoto) oltre che micotossine. Esse agiscono come setacci molecolari ed adsorbono gas e sostanze disciolte di determinate dimensioni, e quindi anche tutto lo smog che involontariamente ci “mangiamo”.
La zeolite struttura microporosa costituita da migliaia di piccoli canali in grado di legare rilevanti quantità di tossine e metalli pesanti dannosi alla salute, come anche radicali liberi, nitrosamine, ione ammonio, micotossine, pesticidi e cationi radioattivi.
Risulta essere cosi una sostanza sia detossificante che antiossidante, oltre che assorbente, che viene eliminata con le feci dopo aver svolto la sua azione nel tratto gastro-intestinale.